
Un padiglione trasparente nel paesaggio industriale di Cremona racconta il valore dell’acqua
A sud di Cremona, in un territorio dove industria, residenza e agricoltura si intrecciano senza soluzione di continuità, l’architetto Maurizio Ori di O+A Ori Arienti ha progettato per Padania Acque S.p.A. un laboratorio di analisi delle acque di 430 mq. L’area si affaccia sul Parco Locale del Po e del Morbasco, in un contesto ibrido che chiede all’architettura di mediare tra diverse vocazioni territoriali attraverso un dialogo consapevole con l’ambiente costruito e vegetale circostante.

“L’idea del progetto nasce dallo studio del processo di depurazione dell’acqua, in cui il laboratorio di analisi svolge un ruolo decisivo nel monitoraggio quotidiano della qualità dell’acqua trattata” – spiega Maurizio Ori – “Il laboratorio di analisi delle acque svolge inoltre una funzione civica. Attraverso ampie vetrate, gli spazi di lavoro si affacciano sullo skyline urbano e si trasformano in un ‘palcoscenico’ dove il processo di analisi quotidiano viene mostrato come un rituale controllo accurato della qualità dell’acqua. I laboratori si presentano come una manifestazione trasparente del prezioso servizio svolto per la comunità”.

Il nuovo edificio è concepito come un vero e proprio “padiglione” nel paesaggio, secondo una tipologia architettonica estranea a un luogo chiaramente caratterizzato da una vocazione industriale. La scelta di adottare questa iconografia svolge una duplice funzione: sottolineare la sua unicità nel contesto attraverso la funzione rappresentativa affidata al disegno della base, alle colonne e al grande tetto a sbalzo; inserirsi nell’ambiente con un rapporto armonioso tra gli esemplari arborei circostanti, garantito dal suo disegno orizzontale.
Il progetto si relaziona in modo organico al contesto industriale esistente, i cui materiali e caratteristiche diventano il riferimento per il linguaggio architettonico. Il team di progetto, coordinato da Maurizio Ori con la preziosa collaborazione dell’architetto Marco Bolsieri, ha curato anche gli aspetti paesaggistici, con opere a verde del giardino tematico per le lezioni all’aperto.

Dal progetto preliminare del 2020 alla direzione lavori conclusa nel 2024, l’intervento ha trasformato un’infrastruttura tecnica in architettura civile. Le immagini di Atelier XYZ documentano questa trasformazione, restituendo la dimensione pubblica di uno spazio dedicato alla verifica scientifica.
In un’epoca in cui le risorse idriche tornano al centro delle priorità territoriali, rendere visibile il lavoro di controllo della qualità dell’acqua significa costruire fiducia. Il laboratorio diventa così più di un edificio: è un dispositivo di trasparenza che traduce in forma il patto tra un’azienda e la sua comunità.


