La nuova sede Zurich a Milano ridefinisce il concept di workspace sostenibile nel centro storico

Architettura biofilica e rigenerazione urbana: come un palazzo del ‘700 diventa manifesto del lavoro contemporaneo

A pochi passi dal Teatro alla Scala, dalla Galleria Vittorio Emanuele II e dal Duomo, in via Santa Margherita 11, si compie un’operazione che intreccia investimento immobiliare, progettazione architettonica e visione urbana. Zurich Italia e Zurich Bank inaugurano la loro nuova sede milanese in un edificio storico del 1700 che, grazie all’intervento di Ardian e DeA Capital Real Estate SGR, è stato trasformato in un Green+ building certificato secondo i più elevati standard ESG.

Tétris Italia, società del Gruppo JLL specializzata nella progettazione e nel fit-out di spazi commerciali e lavorativi, ha curato la completa trasformazione degli spazi interni, completando la realizzazione dell’intervento che ha interessato una superficie di 7.000 mq distribuiti su 6 piani fuori terra, un piano ammezzato e tre livelli interrati.

L’operazione segna il ritorno del primario gruppo assicurativo e bancario svizzero nel cuore pulsante del capoluogo lombardo, dove il patrimonio storico della città incontra l’innovazione e si muovono i grandi nomi della finanza globale. L’intervento, finanziato da Ardian e DeA Capital Real Estate SGR, si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione urbana che ha interessato oltre 3.000 m² di spazio pubblico circostante, ridefinendo via Santa Margherita e Piazza Ferrari nell’ottica di migliorare accessibilità e qualità della fruizione per tutti i milanesi.

Dal palazzo settecentesco al workspace del futuro

Il progetto ha richiesto 5 mesi di sviluppo architettonico e 8 mesi di realizzazione, con un approccio integrato che ha spaziato dal concept iniziale alla fornitura dell’arredamento, fino all’allestimento finale. Tétris ha curato ogni aspetto prevedendo opere strutturali e impiantistiche di particolare complessità per l’adeguamento dei piani al rustico e interventi di fit-out per la consegna in Cat A.
L’edificio storico del 1700 è stato dotato di fonti rinnovabili di energia per garantire parte del fabbisogno energetico, terrazze verdi e spazi interni progettati per il wellbeing degli utenti.

Un’architettura ispirata al mondo acquatico

La filosofia progettuale si distingue per un approccio organico, dove ogni elemento architettonico sviluppa una narrazione ispirata al mondo acquatico e naturale.
Il concept si materializza attraverso layout sinuosi che evocano il movimento dell’acqua: pavimentazioni dalle geometrie fluide, pareti con angoli stondati, soffitti curvilinei arricchiti da corpi illuminanti scenografici che trasformano lo spazio in un ambiente accogliente e di carattere.

La distribuzione degli spazi segue una strategia architettonica precisa. Il piano terra si configura come il cuore dell’accoglienza, dove la Client Hub prende forma con la reception, il digital corner e una zona lounge centrale. I livelli operativi ospitano un ecosistema lavorativo adattabile fatto di sale riunioni, uffici, focus room e zone break.
Il quarto piano è dedicato alle sale di rappresentanza e agli uffici dirigenziali, mentre il quinto livello accoglie la suggestiva Zurich Lounge per eventi di alto profilo, con un terrazzo vetrato che offre una vista panoramica privilegiata sullo skyline milanese. Al piano interrato, il Conference Center completa l’offerta con spazi modulari per eventi e formazione.

Biofilia e certificazioni internazionali

L’integrazione con elementi biofilici rappresenta uno dei tratti distintivi del progetto. L’abbondante presenza di vegetazione strategicamente posizionata migliora il comfort psicofisico degli occupanti, mentre il cortile interno diventa un’oasi verde urbana.
La luce naturale gioca un ruolo chiave nell’architettura degli spazi, creando una continuità fluida tra interno ed esterno attraverso ampie pareti vetrate che garantiscono trasparenza spaziale e permeabilità visiva.

La selezione cromatica riflette un approccio sensoriale alla progettazione, con una palette ispirata alla natura che interpreta l’identità del brand: il blu infonde calma richiamando cielo e acqua, i toni neutri evocano pietra e sabbia, mentre accenti di ocra e arancione stimolano energia e creatività.

Le finiture rivelano una progettazione materica sofisticata: il legno di pavimenti, soffitti ed elementi decorativi si integra con tatami naturali, gres e ceramiche, rivestimenti metallici contemporanei e pannelli in fibra naturale per il comfort acustico. Tessuti morbidi, tendaggi trasparenti e arredi imbottiti completano un ambiente che garantisce benessere psico-fisico.

L’edificio vanta le più prestigiose certificazioni internazionaliLEED Platinum, WELL Bronze e BREEAM Very Good – attraverso l’impiego di materiali a basso impatto ambientale, soluzioni tecnologiche ad alta efficienza energetica e sistemi geotermici di ultima generazione.

Tecnologia per il lavoro ibrido

Il progetto integra soluzioni innovative che supportano le nuove modalità di lavoro: postazioni regolabili in altezza, aree di collaborazione flessibili, tecnologia avanzata nelle sale riunioni con schermi integrati e sistemi di prenotazione digitali. I sistemi di illuminazione con lampade di design e a LED sono dotati di controlli mediante rivelatori di presenza e luminosità.

La visione di Tétris Italia

Questo progetto dimostra la capacità di Tétris di gestire progetti complessi, coniugando competenze costruttive e creatività d’avanguardia per sviluppare luoghi di lavoro autenticamente centrati sulle persone”, commenta Jose Maria Casanova, Managing Director di Tétris Italia. “Abbiamo creato per Zurich uno spazio che risponde ai bisogni reali di chi lo vive quotidianamente, traducendo l’identità aziendale in un’architettura che genera valore in un ecosistema lavorativo in perfetto equilibrio tra dimensione costruita e naturale“.

La scelta di Zurich di riportare la propria sede nel centro storico di Milano rappresenta più di una decisione immobiliare: è un manifesto di come gli spazi di lavoro possano diventare luoghi di radicamento urbano, capaci di stabilire un dialogo autentico con il tessuto della città.
Tornare al centro non per occupare lo spazio, ma per restituirgli significato. E forse, in questo gesto, si nasconde la risposta a una domanda che il mercato immobiliare si pone da tempo: il futuro del lavoro passa davvero per la periferia, o può ancora abitare il cuore pulsante delle metropoli, a patto di saperlo rigenerare con intelligenza e rispetto?

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