Da centro commerciale a community hub

Dalla gestione immobiliare alla costruzione di valore per le comunità, il settore del Retail Real Estate sta vivendo una fase di profonda trasformazione. I centri commerciali non sono più solo luoghi di acquisto, ma hub urbani dove si intrecciano esperienze, servizi e relazioni (leggi l’articolo di analisi sullo Stato dell’Arte dei Centri Commerciali).
Di questo cambiamento abbiamo parlato con Iolanda Nicastro, Head of Property & Asset Services di Svicom, e Francesca Pinzone, Head of Marketing & Digital Dept di Svicom, per capire come il modello del mixed-use, l’approccio data-driven e le nuove forme di integrazione tra fisico e digitale stiano ridisegnando il modo di pensare, gestire e valorizzare gli spazi commerciali.
Un dialogo che attraversa temi chiave come sostenibilità, innovazione e impatto territoriale, offrendo una prospettiva concreta sul futuro del real estate retail in Italia.

Dalla redditività alla responsabilità: un nuovo paradigma di gestioneIolanda Nicastro, Head of Property & Asset Services di Svicom

Negli ultimi anni i centri commerciali stanno attraversando una trasformazione profonda: da spazi di puro consumo a veri hub urbani dove si intrecciano retail, servizi, intrattenimento e socialità. Come si traduce, nei vostri progetti, questa evoluzione del concetto di centro commerciale? In che modo il modello del mixed-use e della rigenerazione urbana può restituire ai centri commerciali un ruolo attivo nella vita delle città?

Il centro commerciale ha superato la dimensione tradizionale di luogo d’acquisto per diventare un hub urbano complesso, capace di integrare funzioni, servizi e relazioni. Questa trasformazione richiede un cambio di paradigma nella gestione: accanto agli obiettivi di performance economica, è fondamentale operare nella direzione della creazione di valore concreto per le comunità e i territori presidiati.

Nel nostro approccio di Asset e Property Management, traduciamo questo modello in strategie che favoriscono l’integrazione tra asset e contesto urbano: analisi di bacino e dei bisogni locali, governance condivisa con gli stakeholder, attivazione di servizi di prossimità e iniziative a impatto sociale e culturale.

Progetti come WaltherPark a Bolzano rappresentano in modo tangibile questa innovativa concezione del real estate: un complesso mixed-use che unisce retail, living, office e hospitality, restituendo alla città un’area rigenerata e funzionale alla vita collettiva. Uno sviluppo immobiliare che gestiamo partendo da una visione condivisa con la Proprietà, fondata su innovazione, sostenibilità e massima efficienza gestionale, espressione dell’approccio “all assets – full service” di Svicom.

Il ritorno dei capitali internazionali e privati ha riacceso l’interesse per il comparto retail, ma la sfida oggi è conciliare redditività e impatto territoriale. Come si bilanciano, nella vostra visione, la ricerca di rendimento e la creazione di valore sociale e ambientale?

La sostenibilità è parte integrante della catena del valore immobiliare: un asset davvero performante, infatti, è quello capace di bilanciare ritorno economico, impatto sociale e ambientale.

In Svicom adottiamo un approccio che combina analisi di performance e valutazione del potenziale trasformativo, per individuare strategie gestionali in grado di garantire rendimenti più stabili e duraturi nel tempo.

Operiamo attraverso modelli site-specific e data-driven, che consentono di misurare e migliorare, fra gli altri aspetti, l’efficienza energetica e la qualità degli spazi. Sul piano sociale, promuoviamo una cultura gestionale fondata su responsabilità, innovazione e trasparenza, con azioni concrete come l’attivazione di servizi di comunità, la valorizzazione di iniziative a impatto locale e la collaborazione con enti e stakeholder territoriali.

Questa visione si traduce in una gestione qualificata e orientata al miglioramento continuo, capace di aumentare la fiducia degli investitori e di consolidare la sostenibilità complessiva dell’investimento.
Ci prendiamo cura di immobili che non solo generano rendimento, ma contribuiscono attivamente al benessere e alla vitalità dei territori in cui si inseriscono.

Digitale, omnicanalità e dati: il nuovo motore dell’esperienza – Francesca Pinzone, Head of Marketing & Digital Dept di Svicom

L’omnicanalità è ormai una leva imprescindibile per connettere spazi fisici e digitali, ma i dati mostrano un’adozione ancora disomogenea in Italia. Quali strategie state mettendo in campo per integrare la dimensione digitale nella gestione dei vostri asset retail? E in che misura la raccolta e l’analisi dei dati può migliorare la relazione con i tenant e la qualità dell’esperienza dei visitatori?

L’integrazione tra fisico e digitale è ormai un pilastro nella gestione contemporanea degli spazi retail. La sfida non è più solo presidiare i canali digitali, ma costruire un ecosistema di dati e contenuti capace di generare esperienze personalizzate e valore per tutte le parti coinvolte – visitatori, retailer e brand.

In Svicom adottiamo un modello data-driven, fondato sulla raccolta e profilazione delle informazioni in modo trasparente e conforme alle normative, per instaurare relazioni dirette e rilevanti con i visitatori. I dati raccolti alimentano piattaforme omnicanale – dall’app del centro commerciale alle newsletter personalizzate – che consentono comunicazioni mirate e tempestive, migliorando al contempo la performance e la fidelizzazione dei tenant.

La dimensione digitale si estende oggi al Retail media, che presidiamo e innoviamo attraverso Places Media, società controllata del Gruppo Svicom. Il suo lavoro si concentra, in primis, su un ecosistema di touchpoint fisici e digitali che permette di pianificare campagne pubblicitarie data-driven, misurabili in termini di OTS (Opportunity To See) ed engagement. Un canale strategico che trasforma il centro commerciale in una piattaforma di comunicazione attiva e integrata, generando nuove opportunità di business e rafforzando la relazione tra brand, retailer e community di riferimento.

L’evoluzione del Retail Real Estate rappresenta oggi uno dei fronti più dinamici della rigenerazione urbana. Le strategie illustrate da Svicom raccontano un comparto, come quello dei centri commerciali, che si sta ridefinendo in ottica di community-centric destination, sempre più orientato alla creazione di hub urbani di valore, dove la gestione immobiliare si intreccia con le community relations, la tecnologia, e più in generale la sostenibilità.
In questo scenario, il retail diventa non solo un motore economico, ma anche un attivatore di relazioni, servizi e cultura: un nuovo modo di fare impresa nel real estate, capace di coniugare rendimento e responsabilità sociale.

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